Fonte:pokerlistings.it…
Un omicidio, un sequestro ed il Latin American Poker Tour a fare da sfondo: è così che secondo il quotidiano olandese De Telegraaf il regista Paul Ruven si appresta a portare il Texas Hold’Em al cinema con una storia tanto vera quanto drammatica.
Prendendo spunto dalle vicende del pro di poker danese Joran Andreas Petrus van der Sloot, il cinquantaduenne regista da tempo impegnato nella realizzazione di numerosi film per la tv, ha infatti deciso di raccontare una storia fatta di poker e di alcuni tragici avvenimenti che hanno caratterizzato la carriera del ventitreenne pokerista nord europeo.
In principio: un omicidio.
Impegnato a Lima per una tappa dell’LAPT – il circuito di tornei di poker dell’America Latina come raccontano dei precisi atti processuali depositati presso un tribunale peruviano, van der Sloot avrebbe conosciuto ed intrattenuto rapporti personali con Stephany Tatiana Flores Ramírez, una donna locale trovata uccisa in una stanza d’albergo della capitale del Perù il 30 maggio del 2010.
Analizzando una parte dello sviluppo delle indagini sull’omicidio della Flores, il regista danese sviluppa il suo film fino al giorno della condanna di van der Sloot per omicidio di primo grado in seguito alla confessione del giocatore di poker che si è dichiarato colpevole del delitto avvenuto un anno fa e per il qualesi trova in carcere.
Il mistero del rapimento
Sviscerando poi la fitta rete di misteri costruita intorno alla figura del pro di poker, la pellicola di Paul Ruven si sofferma anche sul rapimento a scopo di estorsione dell’americana Natalie Holloway, scomparsa il 30 maggio del 2005 e sul destino della quale si accosta spesso lo stesso nome di Joran Andreas Petrus van der Sloot.
“Mio figlio non sta bene, è malato”, ha dichiarato alla stampa la madre del pokerista dichiarando di non volerlo andare a trovare e di pensare più all’infermità mentale del figlio che ad un disegno premeditato tra gli eventi che lo vedono protagonista sia della sua vita che della nuova opera del regista Ruven che mira a portare agli occhi del grande pubblico una storia che appare ancora molto confusa.
Subito dopo la scomparsa della Holloway, il Grand Juri degli Stati Uniti ha accusato il giocatore di poker di esser stato complice del rapimento della ragazza avvenuto ad Aruba il giorno prima che la cittadina Americana lasciasse l’isola per tornare a casa dopo una vacanza studio.
Sempre confuso sull’accaduto, van der Sloot ha poi fornito versioni molto discordanti sull’accaduto e sul suo ruolo arrivando al punto di dichiarare di aver venduto Natalie Halloway dopo averla ridotta in uno stato di schiavitù sessuale.
Me and Mr. Jones
Il film dedicato ai fatti descritti sopra si propone come a metà strada tra la fiction e l’inchiesta giornalistica e dovrebbe essere trasmesso nei primi mesi del 2011 con il titolo di Me and Mr. Jones e si propone come vera e propria alternativa alla pellicola Natalee Holloway realizzata nel 2008 proprio per denunciare un mistero sul quale neppure l’FBI sembra riuscire a fare chiarezza.
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