Poker live, tra controversie italiane

Gli appassionati del poker live e dell’amato Texas Hold’em cercano una via d’uscita al tunnel burocratico nella quale sembra entrata da tempo la questione, e mentre in Puglia è ancora permesso giocare a poker live con le prestabilite limitazioni (stabilite dal Consiglio di Stato), nel Lazio viene confermato lo “stop” ai tavoli verdi ed ai tornei di poker.
Il Tar del Lazio dice no al poker live
Questa volta a far parlare del poker live e della grande attesa per le leggi che lo regolamentino e permettano così di potervi rigiocare, è l’Associazione Sportiva Dilettantistica Amatori Texas Hold’em di Roma.
Si tratta di un circolo di poker sportivo della capitale, che ha presentato ricorso al Tar Del Lazio ponendosi contro il Ministero dell’Interno, e chiedendo di poter organizzare tornei di poker live in attesa del regolamento attuativo dei Monopoli di Stato, che ancora non è stato pubblicato.
Il Tar del Lazio però, ha respinto il ricorso del circolo romano ribadendo il divieto di organizzare tornei di poker, e dando come motivazione la scelta di attenersi all’interpretazione della legge che espone chiaramente come senza regolare concessione AAMS e relativa autorizzazione, non è possibile organizzare tornei di poker live.
La precedente pronuncia positiva del Tar di Lecce
La pronuncia del Tar del Lazio a sfavore del poker live, va comunque a contraddire quanto stabilito dalla sezione di Lecce, circa un mese fa.
All’incirca il 20 Luglio scorso infatti, la prima sezione del Tar della Puglia emetteva un’ordinanza di sospensione, di un provvedimento della questura di Lecce che bloccava l’attività di un club di poker sportivo (e quindi dove si giocava a poker live), nella regione Puglia.
In quel preciso caso, i giudici motivarono la loro sentenza in questo modo: “In presenza di una lacuna regolamentare tuttora non colmata, sembra possibile dare vita a tornei di poker sportivo nella variante prescelta dalla ricorrente, a condizione che siano rispettate le modalità individuate dallo stesso Consiglio di Stato con parere nr 3237/2008 del 22 ottobre 2008, con riguardo alle modalità di gioco da ‘torneo do poker’, alla iscrizione limitata ad un certo importo (€ 30), a nessuna possibilità di rientro e alla previsione di premi non in denaro”.
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