Un torneo molto particolare ( parte 1 )

C’è un po’ di emozione, non posso negarlo, a distanza di circa sei anni dal mio primo torneo di poker Texas Hold’em disputato in quel di Las Vegas, e mi ritrovo ora nella magica città con un po’ di tecnica ed esperienza in più insieme a qualche capello in meno, ma di sicuro la stessa voglia di divertirmi e lasciare un segno su questa città, il mio segno.
Questa volta sono ospite dell’Hard Rock Casino, scelto non tanto per motivi relativi al torneo di poker quanto per quelli festaioli: il tasso di belle figliuole di questo paradiso terrestre ha superato quello del Palms (mia usuale meta), e la festa più bella di tutta Las Vegas, Rehab, è di scena nella piscina dell’Hard Rock la domenica pomeriggio.
Tutte motivazioni più che valide per giustificare i 300 $ a notte richiesti dal Singor Rock, che di nome fa Hard, per la sua camera.
Bazzecole per un giocatore di poker Texas Hold’em direte voi.
Don’t call me baby
Fatto sta che la mia febbre di poker Texas Hold’em da gioco live, mi lascia appena il tempo di posare le valige in camera e mi precipito subito nella Poker Room dell’Hotel per giocare il daily tournament, torneo di poker Texas Hold’em dal modestissimo buy in di 60 $, speranzoso di raccimolare qualche quattrino da sperperare poi in maniera ignobile la sera stessa, all’interno del Vanity, la discoteca dell’Hotel.
Nel tragitto che mi porta dalla camera alla Poker Room, sono costretto (pena non arrivare a tempo per iscrivermi!), a mantenere contatto visivo con i miei piedi, rischiando di finire a sbattere contro il tipico palestrato americano, ma evitando di incrociare sguardi di ragazze compiacenti, in seguito al quale mi sentirei in dovere morale di provarci con tutte le mie forze…..
Per fortuna ci riesco, sono pronto per giocare a poker live nella variante del Texas Holde’m, dopo tantissimo tempo.
L’atmosfera al tavolo di poker Texas Hold’em
Mi bastano un paio di mani per capire come la stragrande maggioranza dei giocatori presenti al torneo di poker abbiano la stessa abilità a poker Texas Hold’em di quella di un qualunque animale da soma, con tutto rispetto per questa classe lavorativa.
Probabilmente però, per la prima volta nella mia vita sono seduto ad un tavolo di poker Texas Hold’em non tanto per vincere, ma per divertirmi in compagnia dei miei avversari, i quali seppur poco abili ed esperti di un torneo di poker, sono senza dubbio simpaticissimi e pronti a fare baracca ad ogni occasione.
Il ragazzo Texano alla mia sinistra ha un vocabolario molto ristretto, composto da due sole parole: call e shot.
Utilizzando la prima spende nei due livelli di gioco 3 buy ins, il torneo di poker Texas Hold’em era chiaramente rebuy….lol, con la seconda ordina per tutto il tavolo, shot di vodka e tequila che noi, con immenso piacere, non esitiamo a spararci a canna…
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