Il texas hold’em viene considerato un gioco d’azzardo ed è per questo motivo che è vietato svolgerlo al di fuori delle casa da gioco abilitate.
La nazione transalpina è sempre stata una delle mete preferite dai giocatori italiani, che vi si recavano con l’obiettivo di giocare con buy-in accessibili nei circoli dove non si correva il pericolo di essere denunciati.
Purtroppo la situazione è cambiata in modo radicale.
Alcune settimane fa era stata richiesta una revisione della legge che vieta i tornei di poker al di fuori dei casinò; ma il Consiglio Federale ha respinto la richiesta dei due deputati svizzeri, Jacqueline Fehr e Jean Pierre Grin, mantenendo la linea proibizionista iniziata lo scorso giugno, quando fu messo in atto il blocco totale del gioco in tutti i circoli sparsi sul territorio.
Il 2 giugno scorso, infatti, il Tribunale Federale aveva dato ragione alla Federazione svizzera dei casinò opposta alla Commissione Federale delle case da gioco, emanando questa sentenza: Il Texas Hold’em Poker, conosciuto anche come Poker Texano, non è un gioco di abilità ma d’azzardo e in quanto tale va giocato esclusivamente all’interno dei casinò e non nei circoli o locali pubblici.
Bisogna ricordare che esattamente due anni prima i circoli privati erano stati autorizzati ad organizzare tornei, a condizione che i Cantoni fossero d’accordo, trovando subito conferma dal Tribunale Amministrativo Federale che la versione “Hold’em” del poker richiede una dose di abilità da parte dei giocatori e la fortuna non è la componente principale del gioco.
Rimarrà possibile giocare all’interno della propria abitazione solo grazie ad un computer e ad una connessione internet, poichè il [[LinkInternal:]]poker online[[/Link]] è riconosciuto regolare nella sua versione internazionale; mentre il gioco live sarà permesso solo ed esclusivamente nei casinò.
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