758 players in gara provenienti da 53 paesi diversi che si contenderanno un primo premio da 825,000 euro. Tra i 36 italiani sopravvissuti c’è anche il toscano Simone Ferretti, reduce da un fine 2009 e un 2010 di grandi risultati nei tornei di poker nazionali e internazionali. Stava per uscire ma ha poi chiuso una mano incredibile che lo ha riportato in quota facendolo chiudere poi a 100,000 chips. “Ero sceso tantissimo e rimasto corto spillo una coppia di Jack dal piccolo buio.
Apre il gioco l’under the gun e uno da middle position ( posizioni nel Texas Holdem) manda l’all in. Io ragiono sul gioco del player che ha aperto la mano: secondo me se mando a mia volta l’all in dalla posizione di small blind mi chiama solo con mani fortissime come KK e AA”. Ferretti decide di mandare i resti e trova il call del giocatore da Utg contentissimo di girare una coppia di Kappa. L’altro player ha AK ma il flop recita: JQQ. “Ma al turn e al river non scende quel K che avrebbe chiuso il full house superiore al mio. Così ho riniziato a giocare ma non ho visto nessuna mano interessante. Ho chiuso comunque a 95,200 chips e ci ripresentiamo oggi per il Day2”.
Torneo strano per Ferretti che era partito chiudendo addirittura un poker di 2. Poi la discesa, la rinascita e quindi la risalita. A comandare gli italiani c’è Claudio Piceci seguito da Cipollini, Baldassari e Kanit.
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