Come ipotizzabile, la decisione delle autorità americane di chiudere le tre maggiori poker room ai giocatori americani (leggi qui per maggiori dettagli) ha scatenato una serie di pesantissime reazioni.
Se ancora non appare chiaro quante possibilità le tre sale coinvolte nello scandalo abbiano di tornare alla loro regolare attività, la decisione del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI ha immediatamente posto pesanti interrogativi sul destino del poker live – realtà terribilmente collegata al gioco online.
Full Tilt Cacella la Onyx Cup
Attaccata in maniera pesantissima dalle autorità, la poker room di Full Tilt ha deciso di affiancare alla sospensione del poker online per giocatori americani, anche una pausa nel poker live.
Non si terrà dunque nel mese di maggio la serie di tornei della Onyx Cup prevista a Las Vegas; la poker room ha infatti rinviato ( senza specificare alcuna data) la sua manifestazione con tornei ad alto buy in (da 100.000$ a 300.000$) scossa dal terremoto di venerdì sera.
PokerStars: Incognita NAPT
Gli interrogativi avvolgono anche il destino del North American Poker Tour di PokerStars, visto che i problemi della poker room sembrano mettere in pericolo anche le tappe successive del circuito di tornei.
Nessuna conseguenza in Italia
Visto che la confusione di queste ore potrebbe generare pericolosi allarmismi, ci sembra doveroso chiarire come quanto accaduto venerdì non abbia alcuna conseguenza con lo sviluppo del poker online in Italia e come, allo stesso modo, non siano previsti cambiamenti ai tornei di poker live di Aprile.
La decisione del Dipartimento di Giustizia Americano e dell’FBI di chiudere PokerStars, Full Tilt Poker ed Absolute poker ha infatti effetti solo per i giocatori Statunitensi e non si applica invece in Italia - Paese nel quale le sale operano sotto la legislazione imposta dai Monopoli Statali.
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