Ciao a tutti,
sono Alessandro sgancisoldi D’ademo, ho 23 anni e vivo a Foggia. Non sono sposato e non lavoro, ma considero il poker il mio futuro, visto che sto provando a far si che sia il mio lavoro concretamente. Da autodidatta studio materiale psicologico.
Le mie passioni sono viaggiare, scommettere su qualsiasi cosa sia possibile e seguire il calcio.
Ormai sono 4 anni che ho iniziato a giocare a poker, mi sono avvicinato a questo gioco vedendolo in televisione e ho subito capito che mi piaceva da matti, anche se inizialmente mai avrei pensato che potesse poi diventare un lavoro vero e proprio.
Tuttavia ho avuto la fortuna a soli 19 anni di disputare le WSOPE a Londra dopo appena 3 mesi dalla prima partita.
Ovviamente a questo torneo dal buy-in di 15.000€ mi ci sono qualificato tramite una trafila di satelliti visto che il mio bankroll era di circa 100€.
L’esperienza entusiasmante mi ha convinto ancora di più a concentrarmi sul Texas Hold’em, anche perchè sono davvero affascinato dal poker che trovo un gioco straordinario, specialmente per chi lo capisce fino in fondo (e vi asssicuro che ne sono pochissimi).
In special modo adoro in gli aspetti psicologichi che si vengono a creare durante il gioco.
Spero un giorno di raggiungere obiettivi ambiziosi e diventare un professionista ad altissimi livelli. Sono consapevole che per raggiungere la meta ci vorrà tanto impegno e quando avrò tutte le nozioni tecniche necessarie spero anche di avere la piacevole sorpresa di scoprire che il mio talento (che ora non riesco ancora a quantificare bene) sia ai livelli dei piu’ grandi del poker.
Ora non rimane che raccontare a brevi linee il mio expolit.
Ho iniziato l’evento in una forma fisica non brillante perchè ero nel bel mezzo di uno stato influenzale e sapevo che questo poteva crearmi problemi, anche perchè l’heads up è una disciplina che richiede molta più concentrazione della variante 9 max o 6 max,
percioò inizialmente non avevo grande ottimismo anche se ero conscio del fatto di avere un edge medio discreto sui miei avversari essendo appunto un giocatore specialmente di heads up.
Lungo il mio percorso ho vissuto due momenti difficili, ovvero il primo match, dove mi sono ritrovato in svantaggio 11k a 3k con un avversario decisamente debole e anche nella finale ho dovuto sudare più camicie.
Devo riconoscere al mio avversario finale di avere avuto coraggio (sentivo
più io la tensione della finale) a dispetto però di una tecnica non troppo sopraffina; comunque tendenzialmente ho superato le varie fasi abbastanza agevolmente e sono molto soddisfatto del modo in cui ho giocato, non solo per il risultato finale.
La gioia del trionfo è stata una bellissima emozione condivisa con i miei amici che sono stati al mio fianco durante durante l’evento.
I soldi della vincita saranno in minima parte ovviamente sperperati alla grande, credo anche però che rispetto alle altre volte riuscirò a far si che questi soldi siano un punto di partenza e costituiscano un buon bankroll da cui cominciare a svoltare definitivamente.
Alessandro sgancisoldi D’ademo
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