Pensavate che con il Black Friday il poker online avesse già conosciuto il suo momento peggiore? Beh, se credevate che il peggio fosse ormai passato, l’ultima di oggi vi costringerà a cambiare parere – visto che l’AGCC ha deciso di sospendere la licenza di gioco di Full Tilt Poker annunciando, di fatto, la morte della poker room.
Peggio della Pizza Connection: da Alderney a New York
Dal 15 aprile (giorno della chiusura negli USA di Full Tilt, Poker Stars ed Ultimate Bet) ad oggi, il nome del Dipartimento di Giustizia Americano è stato pronunciato dai giocatori di poker di tutto il mondo molto più spesso di quello delle World Series di Las Vegas.
Accusato di aver dato seguito ad una norma liberticida ed antieconomica, il DoJ ha infatti messo in atto una repressione mai vista sul comportamento delle sale da poker – solo delle tre principali, a dire la verità – arrivando a spiccare mandati d’arresto per i vertici delle room e di istituti bancari accusati di presunta collusione e truffa.
Quello che non era comparso fino ad oggi, però, era il nome dell’Alderney Gambling Control Commission e di Alderney, piccola isoletta britannica celebre per il suo non essere conosciuta quasi da nessuno e per il suo poter rilasciare licenze per il gioco d’azzardo alla stregua di illustri colleghe come Malta e l’isola di Man sede di PokerStars.
Le cose purtroppo sono destinate a cambiare e sembra che grazie all’ultima decisione-lampo presa nell’isola, la cara Alderney sia destinata a trovare una popolarità fino ad oggi mai conosciuta.
Full Tilt Poker è CHIUSA!
Con un comunicato di terrificante brevità, l’Alderney Gambling Control Commission ha infatti annunciato la sospensione della licenza AGCC in possesso della poker room di Full Tilt e la conseguente morte cerebrale di uno dei giganti che sono stati negli anni in grado di rendere il poker online un passatempo di livello tanto internazionale quanto intergenerazionale.
La conseguenza della decisione dell’organo è stata l’immediata chiusura di tutti i tavoli di FullTilt culminata con l’inaccessibilità totale della sala. In USA come in Giappone. In Russia come in Svezia. In Spagna come in Francia – dove pure Full Tilt operava fino a questa mattina con regolare licenza francese rilasciata da Arjel.
Impossibile Ritirare i Soldi dal Conto
Con il software reso inaccessibile, il silenzio più totale dei vertici di Full Tilt, l’indagine del Dipartimento di Giustizia ancora agli inizi – il panico tra i giocatori è totale.
In moltissimi hanno cercato di correre ai ripari provando a ritirare quanto depositato nei propri conti di gioco ma – ahimé, amara sorpresa, nessuno degli infiniti conti di gioco di Full Tilt Poker risulta ad oggi inaccessibile.
Ed il pensiero di aver appena perso una guerra, non una battaglia, si fa sempre più forte. Sempre più forte.
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