Secondo quanto dichiarato dalla commissione incaricata di trovare una possibile regolamentazione per il gioco del poker online, il Sud Africa starebbe guardando al sistema di poker legale italiano come ad un modello da imitare per il bene (fiscale e normativo) del Paese.
Illustrando la sua visione sulla questione al termine della settimana passata, il presidente della commissione Mr. Stephen Louw ha spiegato ai membri del Parlamento sudafricano come, nonostante l’approccio proibizionista adottato negli ultimi anni da Paesi come gli Stati Uniti e l’Australia, “il genio del gioco online sia già uscito dalla lampada” e per questo debba essere affrontato con le armi del realismo e non con quelle della demagogia.
Il caso AAMS fa scuola
La commissione ha dunque raccomandato al Parlamento di provare a seguire l’esperienza italiana e procedere con l’offerta di un numero limitato di licenze per gioco online seguite da un organo indipendente in gardo di verificare in ogni momento il rispetto delle regole imposte agli operatori licenziatari.
Se le scommesse dai telefoni cellulari sono attualmente permesse in Sud Africa grazie al Western Cape Gambling Board, la speranza è quella di riuscire ad arrivare in tempi brevi alla creazione di una regolamentazione più ampia in grado di “stabilire un regime di licenze, consentire la registrazione on-line, consentire ai server di essere collocati ovunque ed, infine, regolamentare in pieno i settori del poker e delle scommesse online.”
Ai titolari di licenza sarebbe permesso di pubblicizzare i loro prodotti – anche se, per dovere di completezza, qui bisogna confessare come al momento si stiano discutendo quali limitazioni porre alle eventuali attività pubblicitarie delle sale – , mentre la regolamentazione del rapporto con le banche e l’applicazione degli aspetti finanziari della normativa in arrivo è ancora oggetto di discussione in sede di Commissione.
Non c’è tempo da perdere (per il fisco)
Nel frattempo, tra pareri della Commissione sul Gioco ed attività del Parlamento, la Reserve Bank e le autorità finanziarie del Paese sarebbero ad un passo dalla conclusione di un piano che dovrebbe consentire il tracciamento delle operazioni bancarie legate al gioco online dei cittadini sudafricani, consentendo così al fisco nazionale di cominciare ad assaporare il dolce gusto della regolamentazione del poker online.
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