Ormai l’abbiamo ribattezzata così, come se fosse un telefilm di successo: la Full Tilt Saga. Ed effettivamente ci sarebbero tutti gli elementi giusti per produrre una fiction coi controfiocchi: una multinazionale in ascesa, sponsor e milioni come se piovesse; poi l’inaspettato stop e una serie di vicissitudini da fare invidia ai personaggi di Dinasty o Dallas.
Ma come tutte le saghe, anche quella dell’ormai ex seconda poker room più grande e importante al mondo è vicina alla fine. Che si tratti di un semplice “season finale” o di un “series finale” è ancora presto per dirlo.
Ma dall’udienza privata tenutasi ieri al Riverbank Park Plaza Hotel di Londra, con i membri della Alderney Gaming Control Commission, trapelano tre possibili futuri per Full Tilt Poker.
Non è ancora nulla di ufficiale, visto che l’udienza si è tenuta a porte chiuse, ma le solite gole profonde hanno spifferato qualcosa di interessante. La prima possibilità è che Full Tilt si veda revocare definitivamente la licenza dall’AGCC.
Ciò scatenerebbe un effetto-domino devastante: cadrebbe la licenza secondaria della Kahnawake Gaming Commission, e cadrebbe anche la licenza francese della Arjel. In pratica, per la poker room irlandese sarebbe una sorta di pietra tombale.
La seconda possibilità vuole l’AGCC permettere a Full Tilt di operare su basi ristrette. In questo caso Full Tilt potrebbe tornare a incrementare non solo i guadagni, ma anche la possibilità di attrarre potenziali investitori.
Che a questo punto, viene da pensare, ancora non ci sono. Altro che gruppo di potenziali investitori europei…
E infine c’è una terza possibilità, che secondo i bene informati sarebbe la più plausibile.
In questo scenario, l’AGCC estenderebbe la sospensione della licenza di Full Tilt fino all’udienza indetta dal Dipartimento di Giustizia americano, che si dovrebbe tenere alla fine di questo mese.
In questo modo la AGCC potrebbe valutare con maggiore chiarezza la situazione di Full Tilt, prima di decidere definitivamente.
Ad ogni modo, il futuro prossimo della poker room irlandese non sembra certo roseo: tra cause in tribunale, mancanza di liquidità e quant’altro (da non sottovalutare il grosso danno d’immagine), difficilmente Full Tilt potrà tornare quel colosso che era solo fino a sei mesi fa.
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