Il 15 aprile è già distante più di quattro mesi, ma i suoi effetti continuano a farsi sentire. Stiamo parlando del Black Friday, il giorno che tutti i giocatori di poker online americani ricorderanno per sempre. Da quel momento in avanti, la vita degli appassionati del Texas Hold’em virtuale non è stata più la stessa: stop al poker online nel territorio degli Stati Uniti, e tanti saluti a un gioco che aveva conquistato un po’ tutti.
Dopo un iniziale sbandamento, però, gli Stati membri degli USA hanno cominciato ad analizzare la situazione. E per una California che ha deciso di non occuparsi di poker online, almeno per il 2011, c’è un Nevada che invece da qualche giorno ha cominciato a ragionare su come legalizzarlo. E cosa potevamo attenderci, dallo Stato che ospita Las Vegas, la Mecca del gioco d’azzardo?
Addirittura, il regolamento verrà discusso durante una serie di riunioni pubbliche, la prima delle quali dovrebbe tenersi lunedì 26 settembre. Le prime riunioni dovrebbero riguardare le licenze tecnologiche e il sistema di data entry. E tra gli addetti ai lavori c’è chi è talmente ottimista da pensare che l’iniziativa del Nevada sia una sorta di anticipazione di una possibile legalizzazione del poker online a livello nazionale.
“Il poker online è diventato un affare da miliardi di dollari, in tutto il mondo. La tecnologia che lo supporta, anche se non è perfetta, è migliorata drasticamente dalla sua introduzione. E negli Stati Uniti non c’è un posto migliore del Nevada per quanto riguarda l’iGaming”. Parole e musica di Mark Lipparelli, Presidente del Gaming Control Board, che ha voluto dire la sua sull’argomento: “Il Board ha regolamentato con successo l’industria del gioco per più di 50 anni, ed è chiaramente lo strumento migliore e ideale per gestire e amministrare una serie di nuove regole che permettano una nuova forma di commercio e che tengano fede ai nostri principi”.
Lipparelli ha concluso dichiarando di non sapere con certezza come si svilupperanno le nuove leggi, e che per questo motivo il Gaming Control Board cercherà di essere il più flessibile possibile. Lipparelli, infine, si è detto sicuro che i giocatori riporranno la massima fiducia nelle tecnologie che permetteranno loro di giocare a poker online.
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