Ci troviamo al Grand Final del Poker Gran Prix di Saint Vincent. Torneo da 1.650 euro ed un field di 180 players. Blind 300-600 ante 50, avarage 36k.
Da middle position, con uno stack di 33k, rilancio a 1.500 con , ricevendo il call di entrambi i blind.
SB: dopo averlo studiato per 7 livelli, posso definirlo [...]

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 Tutte quelle ore passate sui libri di matematica acquistano finalmente un senso quando ci sediamo al tavolo da poker.

E’ innegabile che la matematica giochi un ruolo fondamentale: la probabilità di trovare la carta giusta per completare una mano costituisce un fattore cruciale nelle decisioni di gioco. Se le odds non sono favorevoli, infatti, spesso conviene passare o lasciare la mano.

Ci sono molti aspetti matematici da considerare quando si gioca a poker, come per esempio il calcolo degli outs disponibili per fare scala o colore, o il calcolo delle pot odds. Sapere con precisione quali sono le probabilità che la tua mano vinca il piatto infatti ti permette di elaborare una strategia di gioco più efficace, perché basata su informazioni oggettive. Il calcolo è ancora più importante quando si gioca a poker sui casinò online, dove l’assenza di ‘tells’ fisici (ovvero il linguaggio del corpo che ci aiuta a indovinare le carte e le intenzioni dell’avversario) ci costringe ad applicare metodi diversi per capire come dobbiamo regolarci.

Giocando spesso a poker questo tipo di calcoli diventano più facili. Per molti giocatori esperti è automatico calcolare e tenere a mente le quote di tutte le pocket pairs, come anche le probabilità di fare scala o colore al river.

E’ giunto dunque il momento di rispolverare la matematica! I calcoli sono sicuramente essenziali per un buon gioco, e saperli applicare ti consentirà di sapere quando conviene chiamare e quando invece è meglio passare. Adesso si tratta solo di ricordarci dove abbiamo messo i libri di scuola…

Torno alla “strategia” perché è successo un fatto molto divertente, per fortuna a mio vantaggio. Il riassunto potrebbe essere questo: “Io so che tu sai che io non so”. Ovvero, rappresentare la mano nut quando invece è l’avversario ad avercela. Oh, ci vuole anche un board praticamente imparabile, come quattro quinti di scala e quattro [...]

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E bravo il nostro Malvi, che ha fatto le cose in grande. Lui, a cui piace andare in giro un po’ alla dottor Gonzo tipo “Paura e delirio a Las Vegas”, si è giustamente dedicato alla vita della suddetta città. Quella del peccato, quella che “le cose che succedono a Vegas rimangono a Vegas” e [...]

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Questa settimana ho partecipato al Main Event del Poker Grand Prix a Saint Vincent. Il torneo era iniziato nel migliore dei modi infatti dalle 20mila chips iniziali salgo a quasi 27mila con questa mano:

Poker.showPopUpLink(678,”http://pokerdiretta.klept.it/v2″,”GUARDA IL REPLAY DELLA MANO”);

Analizziamo la mano: raisa un giocatore in middle position che finora era stato particolarmente attivo e molto aggressivo [...]

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Fino a che carta andreste a vedere una puntata col board che vi dà colore? Mi spiego: anche senza il nut assoluto, di colore, fino a che punto accettereste di callare una puntata, o comunque di puntare voi? Non conto più le volte in cui con colore, appunto, a Omaha, vengo schienato da colore più [...]

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Dopo aver affrontato le min-bet nell’articolo precedente, quest’oggi vediamo invece come consiglia di agire ChicagoRy di TwoPlusTwo contro i giocatori che limpano da bottone negli heads-up sit’n’go.

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Nel mondo del poker italiano si respira una nuova aria grazie al tanto atteso arrivo del cash game.
Non è stato facilissimo rimettersi al passo coi tempi, adattarsi all’attuale livello italiano, a me totalmente sconosciuto fino a qualche settimana fa. Nonostante questo posso ritenermi discretamente soddisfatto dei risultati di queste prime sessioni di “riscaldamento”. Ho testato [...]

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Direttamente dal forum americano di TwoPlusTwo, riportiamo la traduzione di un post dell’utente ChicagoRy, giocatore professionista nonchè coach del training site husng.com sotto lo pseudonimo di RyPac13.

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Sappiamo che nel Pot Limit Omaha avere l’iniziativa preflop unita con il vantaggio della posizione è assolutamente fondamentale per essere vincenti nel lungo periodo: cosa c’è quindi di meglio che rubare i bui dal bottone quando nessuno ha fatto azione prima di noi?

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