Nella missiva ci sarebbe la richiesta di risarcimento per 1,5 milioni di dollari che equivale al primo premio dell’evento francese dove lo stesso turco era stato accusato di truffa. Un veloce flashback: l’accusa che aveva portato all’allontanamento del player turco-tedesco dal tavolo finale del maggiore evento francese solo dopo l’Ept di Deauville e giocato verso la fine del 2010. Ali, tramite particolari segni, era informato da alcuni finti giornalisti presenti vicino ai tavoli da giochi sulle carte in possesso degli avversari. Scoperto dalle immagini televisive venne squalificato nel Day5 del torneo.
Il tedesco era sotto l’occhio controllore dell’organizzazione visto che non si trattava di certo della prima volta che veniva messa in dubbio la regolarità del suo gioco. Ma Ali Tekintamgac è passato al contrattacco. Invece di chiudere una vicenda incresciosa rinunciando alla possibilità di vincere la prima moneta del PPT Cannes ha avanzato la richiesta di risarcimento della stessa oltre a 200,000 dollari dovuti, secondo i legali del turco-tedesco, per i danni di immagine procurati al player da tutta questa vicenda. Il gruppo Partouche non è propriamente il circolo sotto casa. Tuttavia qualche rischio per la società francese c’è: ora bisognerà dimostrare con certezza che Ali è un baro. E se l’accusa non riuscisse a convincere i giudici? Quella di Tekintamgac è proprio una sontuosa ‘three-bet’.Per essere aggiornati su notizie di poker e promozioni segui ogni giorno Pokersharks – la guida al mondo del poker in Italia e all’estero.
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