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L’estate è tempo di vacanze anche per i giocatori di poker, almeno così la pensano gli organizzatori del Poker Grand Prix di GDpoker. Per la terza tappa della nuova stagione, infatti, dovremo attendere fino al 22 di settembre.
L’inizio del PGP di Saint Vincent è fissato proprio per il giorno seguente la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, quasi a voler salutare la bella stagione (del riposo e del relax) per accogliere un nuovo anno di sfide e tornei. Si giocherà per tre giorni, fino al 25, e come al solito sono previsti tornei per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Per scoprire chi succederà a Roberto Nulli e Vincenzo Natale, vincitori delle prime due tappe, dovremo dunque aspettare ancora un po’. Come sempre, il PGP di Saint Vincent, celeberrima cittadina della Valle d’Aosta, si terrà al Casinò de la Vallée, e vedrà la partecipazione del gotha del poker italiano.
L’evento inaugurale del PGP di Saint Vincent sarà un torneo di Pot-Limit Omaha da 550 euro di buy-in, che comincerà alle ore 14 di giovedì 22 settembre: cap fissato a 100 giocatori, stack di partenza di ben 20.000 chip (il doppio rispetto all’esordio di questo evento nel PGP) e un livello di gioco in più, quello dai bui di 1200/2400.
Alle ore 15 e alle ore 20.30, sempre di giovedì 22, sono previsti due tornei satellite da 220 euro di buy-in, che mettono in palio ticket valevoli per l’ingresso al Main Event Master. Il satellite pomeridiano metterà a disposizione uno stack iniziale di 10.000 chip e bui da 20 minuti, mentre quello serale uno stack di 8.000 chip e bui da 15 minuti.
Il 23 settembre, alle ore 14, inizierà invece l’evento più atteso, il Main Event Master da 1.650 euro di buy-in. Stavolta il cap è di 250 player, lo stack iniziale è 20.000 chip e i livelli dei bui durano addirittura un’ora.
Passiamo al 24 settembre, che prevede ben due tornei: i side event denominati Rounder e Flash. Il torneo Rounder inizierà alle ore 14, per un buy-in di 550 euro e un cap di 150 player. Il Flash, invece, comincerà alle ore 20.30, per un buy-in di 250 euro e un cap di 100 player.
Si chiude il 25 settembre, quando alle ore 14 comincerà l’ultimo side event, denominato Starter. Ancora una volta il buy-in sarà di 220 euro, per un cap di 200 giocatori.
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Non sappiamo ancora cosa succederà al poker online negli Stati Uniti.
Qualcuno, come Phil Galfond, se n’è già andato in Canada per continuare a giocare. Altri hanno cominciato a darsi al poker live.
La maggior parte, però, è ancora nel limbo. E nonostante ultimamente si stiano prospettando sviluppi legislativi ottimistici, ancora non possiamo sapere con certezza quando il poker online ritornerà a prosperare negli Stati Uniti.
Il brutto è che migliaia di persone che si guadagnavano da vivere giocando a poker online sono disoccupate.
Considerato lo stile di vita offerto dal poker online (indipendenza economica, grosso potenziale di guadagno, viaggi internazionali, una comunità di amici e colleghi molto unita) per molti è un colpo durissimo da incassare.
Visti i loro curriculum scarsini, le loro abilità specializzate in un campo poco compreso, e un mercato del lavoro non certo florido, è anche molto improbabile che la maggior parte dei giocatori possa trovare presto un impiego. E in particolare un impiego che offra un simile livello di autonomia e guadagno.
Tenuto conto di tutto ciò, siamo andati alla ricerca di qualche “piano B”.
Vista la naturale connessione, nonché ben documentata, tra il poker e il trading, abbiamo consultato un esperto del campo per capire se un giocatore di poker può fare il grande salto nel trading.
di Tom Cleveland
Tutti i giocatori di poker online che negli ultimi 6-8 anni con devozione hanno speso un sacco di ore a migliorare il loro gioco, massimizzare il loro vantaggio e guadagnarsi da vivere, ora come ora potrebbero chiedersi se non si sia trattato solo di uno spreco di tempo.
L’aspetto positivo è che le vostre abilità analitiche si sono incredibilmente affinate, che siete in grado di gestire le probabilità per calibrare il valore atteso e che non avete timore di rischiare o di seguire il vostro intuito.
Ma questo genere di abilità è trasferibile in un’altra disciplina, in particolare in una che vi permetterebbe di guadagnare le stesse cifre?
of several crossover successes from trading.
Simile, ma diverso
Le somiglianze tra il poker e il trading nel mercato del Forex sono molto evidenti.
Il Forex trading è un’attività ad alto rischio, che richiede un addestramento specializzato, ma i fattori del successo (conoscenza, esperienza e controllo emotivo) sono identici a quelli che occorre portare al tavolo da poker.
Vale la pena menzionare qualche altra similitudine:
Il tavolo da gioco
Non vi concentrerete su un gioco specifico come il Texas Hold’em o il PLO, piuttosto sceglierete tra diverse currency pairs.
Le principali currency pairs sono tutte legate al dollaro americano, e ciascuna ha un proprio stile e una propria personalità ai quali adattarsi, per poter acquisire un vantaggio psicologico.
L’euro e lo yen sono costanti e vengono spesso utilizzati nel trading, mentre la sterlina britannica può essere irregolare e più volatile, e richiedere un “tocco” delicato affinché il gioco valga la candela.
I giocatori
Sarete in competizione contro altri trader, grossi fondi d’investimento e principali banche globali, tutti con capitali ed esperienza che voi non avrete, perciò dovrete scegliere con attenzione le vostre occasioni, e afferrare al volo i trend più prevedibili (quando capitano).
Nel trading c’è anche una componente psicologica, e i “tell” appaiono sotto forma di schemi riconoscibili nel comportamento di prezzo delle imprese (“price behaviour”).
Dovete imparare questi vari schemi per anticipare le mosse degli altri trader.
Il mazzo
Il mercato del Forex è il mercato più grosso e “liquido” al mondo, dal volume di più di 4 mila miliardi di dollari ogni giorno.
Nessuno ha così tanto potere da “truccare il mazzo”, per così dire, ma ci sono degli eventi su scala mondiale che possono influenzare il mercato, indirizzandolo su vie che possono essere previste.
La fortuna è un fattore nel Forex, ma esistono molti modi in cui potete essere artefici della vostra buona sorte.
Il successo si basa tutto su calcoli di rischio/ricompensa e su principi di gestione del denaro.
Come nel poker, sperimenterete delle perdite, ma dovrete arrestarle al più presto e cercare di far proseguire il più possibile i vostri periodi “vincenti”.
Non sarete in grado di raggiungere questi risultati seguendo una strategia basata su un sistema Martingale, per esempio, ma limitando le vostre “scommesse” fino a quando un trend ovvio non possa fornirvi una ricompensa più grossa del normale.
Regime di pratica
Come nel poker online, dovrete investire del tempo facendo pratica, per acquisire la sicurezza e la coerenza necessarie al vostro piano di trading, per le vostre “vere partite” future.
La maggior parte dei broker del Forex offre dei sistemi di simulazione gratuiti, grazie ai quali potrete scommettere denaro virtuale tramite quote aggiornate in tempo reale, per migliorare il vostro piano di trading e sviluppare familiarità con il mercato, e con le currency pairs che avrete scelto.
Se avete davvero intenzione di iniziare col Forex trading, avvantaggiatevi di queste offerte.
Il vantaggio
Le analisi tecniche (“TA”) saranno il vostro strumento principale, aiutato dalla capacità di identificare gli schemi del mercato, per capire se dovreste tenere o sbarazzarvi delle vostre currency.
La maggior parte degli accademici crede che il mercato sia totalmente imprevedibile, ma i trader si affidano alle analisi tecniche per avere un vantaggio quando si tratta di scegliere quando entrare e uscire dal mercato.
I mercati sono guidati da dati che sono le fondamenta dell’economia, ma i trader devono interpretarli per prendere decisioni in merito a quale direzione prenderà il mercato stesso.
L’impossibilità che tutta la comunità del trading si metta d’accordo è la causa della volatilità, la quale produce trend prevedibili e opportunità di guadagno.
Il fatto è semplicemente che le abilità analitiche, l’abilità di calcolare velocemente le probabilità e il riconoscimento intuitivo di schemi ripetuti sono l’essenza sia del poker online e sia del Forex trading.
I primi passi
Se ho destato il vostro interesse, ecco qualche passo da intraprendere per capire se il Forex possa fare al caso vostro:
Preparazione: Immergetevi nell’argomento-Forex e leggete tutto quello che riuscite a trovare su Internet o nella vostra biblioteca.
L’obiettivo è abituarvi ai termini e alle strategie, prima di intraprendere un tutorial o un corso sul currency trading.
Conoscenza: Iscrivetevi a un corso. Ce ne sono tanti online, ma spesso i broker del Forex tengono dei corsi gratuiti nelle principali città.
Il corso di solito riguarda gli argomenti necessari sulle basi e sulle analisi tecniche, sui broker del Forex e sulla gestione dell’ordine, sui sistemi di trading e sulle strategie, sul rischio e sulla gestione del denaro e su altre regole fondamentali.
Come nel poker, non esistono scorciatoie, ma è consigliabile affidarsi a un mentore che guidi i vostri sforzi.
Esperienza: Un sistema di simulazione gratuito è il modo migliore per acquisire esperienza prima di rischiare dei soldi veri.
I trader di successo non nascondono di aver passato dei mesi a fare “pratica” col trading, prima di avventurarsi nel mercato reale.
La vostra vera esperienza sul mercato potrebbe variare a causa degli scarti temporali nelle esecuzioni degli ordini, e a causa di altri fattori, ma iniziate dal basso e lavorate sodo prima di “innestare la quarta marcia”.
Controllo emotivo: Il currency trading si basa sulla gestione dei numeri a livello di business, senza considerazioni emotive.
Dovete seguire alla perfezione il vostro piano di trading, passo dopo passo, per impedire che la vostra mente metta a repentaglio il vostro logico processo decisionale.
Non vi suona familiare tutto ciò?
control is key in both trading and poker.
Rischio simile, ricompensa simile
Sia ben chiaro: il Forex trading è un’attività molto rischiosa.
Tra i principianti c’è un alto tasso di fallimento, perché diventano impazienti o perché manca loro l’esperienza necessaria per sopravvivere e prosperare.
Per avere successo non bisogna affidarsi all’azzardo o alla fortuna. Si tratta di giocare sulle probabilità, limitare le perdite e insistere nei periodi vincenti, il tutto in base a un approccio disciplinato al mercato.
Se vi serve una pausa del poker, o se siete stati costretti a prendervene una, potrebbe valere la pena guardare al Forex come a un valido sostituto.
Biografia dell’autore:
Tom Cleveland ha più di 30 anni di esperienza come executive management, nella corporate governance e nel business development. Tom ha svolto il ruolo di CFO (Chief Financial Officer) per diverse entità Visa International, dal 1980 fino a quando si è ritirato nel 1999, ed è anche grazie a lui che il sistema Visa ha raggiungo livelli mondiali. Gli articoli di Tom, su questioni economiche, sono comparsi, tra gli altri, sul NY Daily News e su BusinessInsider.
Nota del redattore: Lo sappiamo: non è una soluzione adatta a tutti. E ci sono un sacco di sistemi di forex scadenti, in giro. Procedete con cautela. Noi stiamo solo cercando di lanciare qualche idea.
Aspettando che ritorni il poker online.
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Neppure il tempo di archiviare la prima tappa della stagione 2011/2012 dello European Poker Tour, che il circuito di poker più ricco del Vecchio Continente è già proiettato verso la sua seconda fermata.
EPT Barcellona: 27 Agosto – 1 Settembre 2011
Come già accaduto in passato, anche l’edizione 2011dell’EPT Barcellona sarà ancora il Gran Casino dell’Arts Hotel, a detta dei protagonisti una delle sistemazioni più belle dell’intero circuito dello European Poker Tour, giunto ormai alla sua ottava stagione.
Il Main Event avrà un buy-in di 5.000 euro, più 300 euro di fee, e un cap fissato a 1.000 giocatori.
L’evento della scorsa stagione rappresentò per il circuito e per la poker room che lo organiza (PokerStars) un successo strepitoso visto che riuscì ad attirare ai suoi tavoli oltre 750 giocatori provenienti da tutto il mondo finendo per raccogliere un un montepremi da capogiro di quasi 4 milioni di euro.
Ad affermarsi come campione dell’EPT Barcellona fu lo svedese Kent Lundmark, vincitore di un heads up giocato contro il padrone di casa José Cortes Lizano ed in grado di tornare nel Nord europeo con una splendida Picca avvolta in un maxi assegno da 825.000 euro.
Le grandi sfide dell’EPT Barcellona
L’European Poker Tour di Barcellona sarà anche l’occasione per rivedere all’opera Bertrand “Elky” Grospellier e il nostro Luca Pagano, i due leader indiscussi della EPT All-Time Leaderbord – la classifica a punti che tiene conto dei piazzamenti dei giocatori sin dall anascita dello European Poker Tour – ricominciare a contendersi il vertice della più importante classifica del poker europeo.
Attualmente è in testa il francese con 5.112 punti, ma il nostro Luca lo tallona a 4.703. Molto più staccato Johannes Strassman, fermo a 3.466.
EPT Barcellona: Programma Ufficiale
Questo il calendario completo dell’EPT di Barcellona, al cui margine si svolgerà anche la tappa conclusiva dell’Estrellas Poker Tour seguito con grande attenzione dalla redazione spagnola di PokerListings:
Venerdì 26 agosto
NL – One Rebuy Super Satellite to Main Event €500 + €50
NL – One Rebuy Super Satellite to Main Event €500 + €50
NL – Turbo €300 + €30
Sabato 27 agosto
Main Event Day 1A €5.000 + €300
NL – One Rebuy Super Satellite to Main Event €500 + €50
NL – Turbo Bounty €300 + €100 + €30
Domenica 28 agosto
Main Event Day 1B €5.000 + €300
NL – Turbo – Bounty €1.000 + €1.000 + €100
Lunedì 29 agosto
Main Event Day 2 – TV €5.000 + €300
NL – Holdem – Day 1 €2.000 + €150
PLO – One Rebuy – Day 1 €1.000 + €100
Martedì 30 agosto
Main Event Day 3 – TV €5.000 + €300
NL – Turbo – Bounty €500 + €500 + €50
NL – Heads Up – 64/32/16 Player Cap – Day 1 €3.000 + €200
NL – Holdem – Final Day €2.000 + €150
PLO – One Rebuy – Final Day €1.000 + €100
NL – Holdem – Day 1 €1.000 + €100
NL – Turbo Bounty €300 + €100 + €30
Mercoledì 31 agosto
Main Event Day 4 – TV €5.000 + €300
NL – Heads Up – 64/32/16 Player Cap – Final Day €1.000 + €100
NL – Holdem – Single Reload – Day 1 €10.000 + €300
NL – Holdem – Day 1 €1.000 + €100
NL – Holdem – Final Day €1.000 + €100
NL – Holdem – Ladies Only €300 + €30
PLO – Unlimited Rebuys – Day 1 €500 + €50
NL – Turbo Bounty €300 + €100 + €30
Giovedì 1 settembre
Main Event Day 5 – Final Table – TV €5.000 + €300
NL – Holdem – Single Reload – Final Day €10.000 + €300
NL – Holdem – Final Day €1.000 + €100
PLO – Unlimited Rebuys – Final Day €500 + €50
NL – Holdem – Estrellas Poker Tour Special Event €300 + €30
NL – Turbo – “6 Max” €5.000 + €200
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Dopo le buone notizie di inizio agosto, le pessime di venerdì scorso. Non c’è pace per Full Tilt Poker, neppure quando sembrava che qualcosa di positivo si stesse smuovendo. Come se non bastassero le ovvie e giuste richieste dei giocatori, i cui conti sono ancora bloccati, anche la Alderney Gambling Control Commission si è messa a battere cassa.
Ma procediamo con ordine. Dicevamo di inizio agosto, periodo tutto sommato positivo per l’ex seconda poker room più grossa al mondo.
La Kahnawake Gaming Commission, infatti, aveva rinnovato la Client Provider Authorization di Full Tilt, che non è altro che una licenza secondaria. Questa licenza secondaria, della durata di due anni, è comunque legata al possesso di una licenza principale, quella per intenderci che serve per poter offrire il gambling online. Si tratta dunque di una concessione che potremmo definire “sub-judice”, vincolata al fatto che la Alderney Gambling Control Commission rinnovi ufficialmente la licenza a Full Tilt.
La Alderney Gambling Control Commission, appunto. Non se ne avevano notizie dal 26 luglio scorso, data di quell’udienza prima sbandierata come pubblica, e poi svoltasi a porte chiuse, tra la AGCC e i legali di Full Tilt Poker. Fino a venerdì, quando sul sito ufficiale della Alderney è comparsa una dichiarazione nella quale si diceva che la poker room deve versare circa 410.000 dollari.
Si tratterebbero di tasse derivate dai canoni scaduti, che Full Tilt deve assolutamente pagare, secondo la AGCC, anche a tutela dei giocatori. La risoluzione delle pendenze economiche, infatti, potrebbe spingere gli investitori europei a chiudere la trattativa con il management di Full Tilt, cosa che sbloccherebbe la situazione dei conti “dormienti” di migliaia di giocatori.
Sembra però che Full Tilt Poker abbia già provveduto a pagare questi 410.000 dollari, almeno stando ai rumors che si sussegono in queste ore su vari siti americani. Se così fosse, la riapertura della poker room potrebbe essere un po’ più vicina.
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Si sono presentati in 258 all’Old Trafford di Manchester, sede storica dei Red Devils, una delle squadre di calcio più prestigiose e vincenti di tutti i tempi. Ma alla fine l’ha spuntata Jens Kerper, che si è aggiudicato la prima tappa della seconda stagione del Grand Series of Poker (GSOP). Per lui, una prima moneta da $81.175.
Il buy-in del main event, $1.650 dollari, non ha scoraggiato un nutrito gruppo di player, 258 appunto, probabilmente attirati anche dalla possibilità di giocare nel tempio del Manchester United, cosa che non capita certo tutti i giorni. Ma entriamo nel dettaglio del torneo; ecco come si presentava il final table all’inizio dell’ultima giornata:
Posto 1: Rob Sherwood 178.000
Posto 2: Johannes Erfurth 573.000
Posto 3: Martinak Andras 256.000
Posto 4: Andis Netlaus 644.000
Posto 5: Vizsnyiczai Zsolt 457.000
Posto 6: James Browning 195.000
Posto 7: Jens Kerper 1.218.000
Posto 8: Rolf Inge Kvanik 948.000
Posto 9: Karl Rosengard 748.000
Kerper si presentava da chip leader assoluto, e curiosamente ha vinto sia il primo sia (ovviamente) l’ultimo piatto di un final table che è durato soltanto quattro livelli di gioco. Non c’è da stupirsi, se si pensa che addirittura durante i primi due livelli sono stati eliminati ben cinque dei nove partecipanti. Prima i padroni di casa, gli inglesi James Browning e Rob Sherwood, e poi gli “ospiti” Vizsnyczai Zsolt, Martinak Andras e Karl Rosengard.
Altro fatto curioso, nessuna di queste eliminazioni è pervenuta grazie a Kerper o Kvanik, i due che poi si sono classificati rispettivamente primo e secondo: il lavoro sporco, per così dire, l’hanno svolto Andis Netlaus e Johannes Erfurth.
Rimasti in quattro, si è letteralmente svegliato Kerper, che ha fatto fuori proprio Johannes Erfurth e Andis Netlaus grazie a un paio di colpi decisamente fortunati che gli hanno permesso di presentarsi all’heads-up con un enorme vantaggio di chip rispetto a Kvanik.
Il tedesco è addirittura arrivato a possedere dieci volte lo stack del norvegese, che alla fine si è arreso quando nella mano conclusiva Kerper ha pescato una donna, grazie alla quale il suo Q-9 ha prevalso su A-8 dell’avversario.
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Piove sempre sul bagnato. Come se non bastassero i guai degli ultimi tre mesi, un’altra tegola si abbatte su Full Tilt Poker, accusata di aver prestato diversi milioni di dollari ad alcuni top player, e addirittura di aver concesso loro l’accesso al conto personale anche dopo il 15 aprile scorso, giorno in cui è avvenuto lo stop al poker online per i giocatori americani.
Mentre Full Tilt è alle prese con il gruppo di investitori europei, e con la bagarre per la licenza sospesa dalla Alderney Gambling Control Commission, il sito “Subject: Poker” rivela di aver avuto accesso al back office della poker room, traendone dei dati significativi. Sembra infatti che Phil Ivey abbia ricevuto qualcosa come 10 milioni e 750.000 dollari di prestiti dall’ormai ex seconda poker room più grossa al mondo, restituendone solo circa 5 milioni.
I prestiti sarebbero avvenuti tra giugno 2009 e aprile 2011, a colpi di 500.000 dollari circa ciascuno, per un totale di 18 movimenti. Secondo le solite gole profonde, addirittura parte di questi prestiti sarebbero serviti ad Ivey per finanziare altri giocatori di cash game high stakes, come ad esempio Viktor “Isildur1” Blom.
Anche David Benyamine avrebbe ricevuto dei soldi in prestito, dal 2008 al 2011, anche se nel suo caso si parla di “soli” 750.000 dollari. Inoltre, sembra che il giocatore di origini francesi abbia potuto accedere al suo account anche dopo il famoso “Black Friday”.
Se le notizie venissero confermate, per Full Tilt sarebbe l’ennesimo duro colpo da digerire, visto che la sua immagine è già nettamente compromessa dagli accadimenti recenti. Ma sicuramente neppure Phil Ivey ci farebbe un figurone, dal momento che è stato lui il primo giocatore a scagliarsi contro la sua stessa poker room, addirittura intentandole una causa per risarcimento. A giudicare dai fatti emersi dall’analisi di “Subject: Poker”, però, sarebbe lui a dovere dei soldi a Full Tilt, e non viceversa.
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A volte, anche i migliori matrimoni finiscono. Lo sa bene Alfio Battisti, in arte “Alfiosnob” (o “aLFioSn0b”, se vogliamo scrivere il suo nickname nella maniera stilisticamente più corretta), che dopo due anni di risultati eccellenti si è visto estromesso dal Team Pro di PokerStars.it. Una decisione improvvisa, che non lascia spazio a repliche o ripensamenti. Almeno per il momento.
Ma cos’è successo tra uno dei giocatori italiani di poker online più vincenti, e la poker room più famosa del Belpaese? Come sempre, quando succedono cose del genere, è impossibile stabilire la verità dei fatti. Possiamo però fornire le spiegazioni di entrambe le controparti.
Cominciamo con la versione di PokerStars.it. La poker room ha deciso di allontanare Battisti dal Team Pro quando si è accorta che il giocatore si era connesso alla room nonostante il suo account fosse stato momentaneamente bloccato per aver trasgredito alcune regole interne. Né PokerStars.it, né tantomeno il giocatore coinvolto, hanno chiarito quali regole avesse trasgredito Battisti.
Un Battisti che, dal canto suo, non ha fatto polemica, accettando la decisione di PokerStars senza battere ciglio. Naturalmente, e giustamente, ha voluto dare la sua versione dei fatti. Alfio ha dichiarato che il suo non è stato nessun tentativo di eludere il blocco del suo account: stava semplicemente insegnando a giocare alla sua fidanzata. Battisti ha tenuto a precisare che nonostante l’accaduto sarà sempre riconoscente a PokerStars.it per l’occasione che ha voluto dargli, e per questi due anni intensi.
Non è la prima volta che PokerStars.it decide di estromettere uno dei suoi giocatori di punta dal Team Pro. È successo già nel 2009, quando fu Filippo Candio a essere allontanato con l’accusa di account sharing. In pratica, al sardo fu contestato il fatto di aver fatto accedere altre persone al suo account di PokerStars.it. L’anno successivo, Candio riuscì a classificarsi al quarto posto del Main Event delle World Series of Poker. Chissà che anche Alfio Battisti possa trarne la stessa buona sorte.
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Nella giornata di ieri si è giocato il Day 1B dell’EPT di Tallin, evento che segna l’esordio dello European Poker Tour giunto ormai alla sua ottava stagione. 190 giocatori si sono aggiunti ai 92 del Day 1A, per un totale di soli 282 iscritti.
Se pensiamo che l’anno scorso i partecipanti furono 420, è facile intuire come la tappa estone non abbia incontrato il gradimento della maggior parte dei player.
Poco importa, perché pochi o tanti che siano gli iscritti, anche questo Main Event dell’EPT mette in palio l’ambitissima picca, nonché un primo premio di tutto rispetto: 270.000 euro.
Soldi che lo spagnolo Oscar Lima, 23 anni da Saragozza, sta già sognando di incamerare, forte della leadership conquistata al Day 1B. Con 132.000 chip, Lima non solo è stato il giocatore che ha costruito lo stack più grosso del suo Day 1, ma inizierà da chip leader assoluto anche il Day 2.
A tallonarlo nel chip count troverà altri due compagni reduci dal Day 1B, il finlandese Jani Sointula (123.950 chip) e il russo Anatolii Ozhenilok (108.125 chip). Quarto posto per il chip leader del Day 1A, il russo Maksim Kolosov. Ottimo settimo posto generale per il nostro Vincenzo Apicella, che con 93.875 chip è l’italiano che si è piazzato meglio.
Gli italiani, già. Dopo un Day 1A sotto tono, le cose sono andate decisamente meglio nel Day 1B.
Passano il taglio, Apicella a parte, Michelle Perego, Paolo Della Penna, Irene Baroni, Cristiano Blanco, Marco Fabbrini, Dario Minieri, Andrea Bulgari, Andrea Benelli e Niccolò Calia.
Non c’è Luca Pagano; non perché il vincitore dell’IPT di Sanremo sia stato eliminato, quanto piuttosto perché non ha proprio partecipato all’evento, nonostante i rumor che ne davano la presenza quasi certa.
Oggi si gioca il Day 2, che salvo sorprese non dovrebbe prevedere ancora lo scoppio della bolla. Una bolla che esploderà all’eliminazione del 41° classificato, visto che il montepremi verrà diviso tra i migliori 40.
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È cominciata ufficialmente ieri la stagione 2011/2012 dello European Poker Tour, il circuito pokeristico più ricco e famoso del Vecchio Continente.
Si parte dall’Estonia, più precisamente dalla capitale Tallinn, con un torneo dal buy-in di 4.000 euro. Pochi gli iscritti al Day 1A, solo 92, ma il field è di ottima qualità.
Chip leader a parte, il russo Maksim Kolosov, tra i primi dieci del chip count troviamo campioni coi controfiocchi.
A partire da Roberto Romanello, l’italo-gallese che tallona il russo al secondo posto. Bene anche Martin Jacobson, Praz Bansi e David Vamplew. Occhio a Rupert Elder, già vincitore dell’EPT di Sanremo non più tardi di un paio di mesi fa.
E gli italiani? Ce n’erano ben pochi, in realtà. Solo tre: Andrea Pileri, Carlomaria Fieri e Guido Meacci.
Nonostante siano solo 24 gli eliminati del Day 1A, purtroppo due di loro sono proprio nostri connazionali. Andrea Pileri e Carlomaria Fieri. Speriamo di avere maggiore fortuna con il Day 1B, che si svolge oggi e che dovrebbe vedere in gara i big del poker made in Italy.
Nonostante il clima vacanziero, infatti, al secondo dei Day 1 previsti sono attesi Dario Minieri e soprattutto Luca Pagano, quest’ultimo fresco vincitore del suo primo Italian Poker Tour, conquistato non più tardi di un paio di giorni fa a Sanremo.
Luca è in forma strepitosa, e potrebbe sfruttare un field che difficilmente supererà le 300 unità per aggiungere un altro in the money allo European Poker Tour, lui che detiene il record di piazzamenti a premi proprio all’EPT.
Questo il chip count della prima giornata dell’EPT di Tallinn, limitatamente alle prime posizioni:
1 – Maksim Kolosov 102.725
2 – Roberto Romanello 83.175
3 – Albert Mikhailyta 75.950
4 – Martin Jacobson 74.650
5 – Praz Bansi 73.975
6 – Katri Kasper 73.300
7 – Stefan Jedlicka 72.425
8 – Mathew Frankland 70.475
9 – Robin Ylitalo 66.525
10 -Tim Ludwig 64.050
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Prima o poi sarebbe dovuto succedere. E quale scenario migliore del Casinò Municipale di Sanremo, per la prima vittoria di Luca Pagano in una tappa dell’Italian Poker Tour? Il giocatore forse più famoso e rappresentativo d’Italia fa suo un torneo impegnativo, si porta a casa la picca e aggiunge 210.000 euro al suo già florido bankroll.
Non è stato facile per Luca, che ha giocato un tavolo finale a dir poco perfetto. Pagano ha regolato in heads-up il rumeno Dan Murariu, relegando al terzo posto un altro italiano, Matteo Fratello. Ma il rumeno ha saputo vendere cara la pelle, se è vero come è vero che l’heads-up è durato ben tre ore abbondanti.
Alla fine, però, la proverbiale e celebre pazienza di Luca Pagano ha pagato. Il rumeno ha commesso un errore, spingendo all-in con Q-9, una mano facilmente dominabile in caso di call. E infatti Pagano ha prontamente chiamato, mostrando A-Q. Niente di sorprendente su un board piuttosto dry, e per il rumeno la consolazione di 131.000 euro.
Dicevamo di Matteo Fratello, issatosi fino al terzo posto in un final table a forti tinte azzurre. Degli otto partecipanti, infatti, ben cinque battevano bandiera italiana, con un esponente a testa per Romania (Morariu, appunto), Repubblica Ceca (Matyas Poloch, sesto) e Ucraina (Vitaliy Minakov, settimo).
Pagano può ora guardare con fiducia all’EPT di Tallinn che proprio oggi darà il via alla nuova stagione dell’European Poker Tour, e al quale molto probabilmente il pro di PokerStars.it parteciperà. Ad ogni modo, questo l’esito finale dell’IPT di Sanremo, limitatamente ai piazzamenti del tavolo finale, con relativo premio espresso in euro:
1 – Luca Pagano 210.000
2 – Dan Morariu 131.000
3 – Matteo Fratello 82.000
4 – Enzo Tommasone 62.000
5 – Giovanni Bigoni 41.300
6 – Matyas Poloch 33.000
7 – Vitaliy Minakov 24.700
8 – Andrea Ventura 16.500
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